La naturale forma (2021)

“I sentieri percorsi durante la vita sono innumerabili.

Fermandosi a osservarli, ognuno si rivela, in fondo, necessario e funzionale a completare la mappa del cammino, concatenandosi l’uno all’altro anche quando il tragitto potrebbe ritenersi inopportuno o, perfino, completamente sbagliato.

Lungo la strada si cresce, si conosce, ci si ferisce, a volte si sorride e quasi non ci si rende conto, sembrerebbe, di dilapidare il tempo, di quanto presente appena lì accanto sfili via ignoto, trascurato o salutato a stento con un inattendibile arrivederci. Accade così che, un po’ all’improvviso e un po’ anche no, il desiderio di guardare oltre il reale si palesi come un’urgenza, una necessità, un destino. Un’insubordinazione intellettuale all’erosione del quotidiano, l’ovvio esplorato, osservato come sgretolamento del senso profondo delle cose.”

Massimo Mazzoli

 

“Le fotografie di Carlo Panza mantengono tra i diversi termini in tensione (il vero e il bello, la personalità e l’impersonalità dello sguardo, il significato e l’insignificanza degli oggetti) un equilibrio raro. Ci mostrano, una dopo l’altra, le diverse facce dell’arte fotografica, ed è nel preservare quella tensione che sta la loro capacità di colpirci: con una bellezza che sta, inevitabilmente, nell’occhio del fotografo ma insieme sembra emergere ogni volta, venirci incontro, dalle cose stesse. A toccarci è spesso l’eleganza delle forme, il loro ritmo quasi musicale che Panza ha colto e segue soprattutto con il gioco delle luci e delle ombre.

Quella di Carlo Panza è una natura senza idealizzazioni, vista con uno sguardo così partecipe da farla parlare.”

Peppino Ortoleva